Marco Ballestracci, già speaker radiofonico, giornalista musicale, armonicista e cantante blues, ha pubblicato numerosi libri di narrativa ispirata al mondo dello sport e questo Black Boy Fly è l’ultimo dei suoi lavori.
È edito da Mulatero Editore nella collana Pagine alvento, curata da Gino Cervi che dice: “Pagine alvento è una collana di libri nata da una costola di alvento, la rivista bimestrale che dal luglio 2018 pedala a fianco alle passioni ciclistiche di molti lettori. Cambiano chilometraggi e altimetrie del raccontare storie, ma autenticità, coinvolgimento e attenzione rimangono sempre gli stessi.”
In questo libro trovate la storia di Marshall Walter Taylor, chiamato da tutti Major perché va in giro con una vecchia giubba dell’esercito nordista. La giubba era appartenuta a suo padre che aveva combattuto, trent’anni prima, nella battaglia di Petersburg “per dare una mano alla causa di Abramo Lincoln e Ulisse Grant. Era nel 29° reggimento di fanteria dell’Illinois, che era famoso per essere composto di soli soldati neri.”
Siamo nell’ultimo decennio del 1800. La Costituzione americana ha abolito da trent’anni, nel 1865, la schiavitù, ma la segregazione razziale resta una dura realtà: i neri, discriminati e sfruttati da una parte, i bianchi dall’altra.
A Indianapolis, in quegli anni, Major Taylor è un ragazzo nero che in bicicletta va più forte di tutti, anche dei campioni ciclisti più acclamati, tutti ovviamente bianchi. In pista Major è il più veloce di tutti e nel 1899 diventa, dopo il boxeur George Dixon, il secondo atleta afroamericano a conquistare il titolo di campione del mondo.
Questo romanzo, che si legge tutto di un fiato grazie ad una scrittura scorrevolissima, racconta la sua storia. Ballestracci, uno dei più convincenti cantastorie di sport, ci presenta la vicenda umana e l’ascesa sportiva di Major fino al 1901 e al suo imbarco per la Tournée nei velodromi d’Europa e la definitiva consacrazione internazionale.
Leggendo questo pagine si vengono anche a scoprire cose molto interessanti riguardo la storia americana. Il XIII emendamento della Costituzione che abolì ufficialmente la schiavitù, entrò in vigore il 18 dicembre 1865, in quanto ratificato dai tre quarti dei 36 Stati che allora componevano gli Stai Uniti d’America. I nove Stati rimanenti ratificarono il provvedimento entro il 1870, tranne il Delawere, che lo ratificò nel 1901 e il Kentucky, dove Abraham Lincoln era nato e vissuto, che lo fece nel 1976. Quanti di voi sanno qual è l’ultimo Stato ad aver ratificato il XIII emendamento e quando? La risposta la avrete arrivando alle ultime pagine di questo bel libro.
Un’ultima segnalazione riguarda l’autore: Marco Ballestracci da molti suoi libri ha tratto spettacoli di teatro di narrazione, che da tempo porta in giro per l’Italia; se vi dovesse capitare di averne uno nelle vicinanze, non perdetelo. Molto bello.