Con Le notti senza sonno (Guanda, 2022) mi aveva fatto pensare fosse finalmente arrivato un altro maestro del noir italiano. Con Il trattamento del silenzio (Guanda, 2023) aveva confermato grandemente le mie aspettative.
Aspettavo quindi con ansia Gian Andrea Cerone alla prova del nove che è arrivata con questo suo terzo romanzo imperniato sulle vicende della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento della questura di Milano, comandata dal commissario Mario Mandelli. Prova ampiamente superata.
Siamo nella seconda metà di agosto; Mandelli è in vacanza a Varigotti con sua moglie Marisa, mentre il suo vice, l’ispettore Casalegno è in Valtellina a godersi le ferie con Caterina Dei Cas, collega e amante. In questura a Milano sono rimaste Marica Ambrosio e Gabriella Donati che si trovano di fronte a strani suicidi di donne, apparentemente inspiegabili e scollegati tra loro, mentre Fabiola Santini, che ha preso il posto del vicequestore Salvatore Pinduccio, in convalescenza a seguito dell’attentato da lui subito, riceve strane telefonate da personaggi molto in alto che la spingono a far saltare qualche testa al fine di ricavare un grosso salto di carriera.
Tutto questo mentre l’agente Nicola Vacirca vive felicemente la sua storia d’amore e la nipote di Lino Porrati, Clara, viene rapita. Lino Porrati è un criminale alla vecchia maniera e conosce il codice d’onore. Tra Porrati e Mandelli, pur appartenendo a mondi opposti, intercorre una strana amicizia e rispetto reciproco. Per questo motivo Porrati chiede aiuto al commissario per risolvere il rapimento della nipote e Mandelli non si tira indietro.
Tre storie che si dipanano contemporaneamente e che Cerone riesce a narrare con grande maestria con una scrittura scorrevole, mantenendo un ritmo incalzante e inserendo colpi di scena molto ben assestati che fanno sì che il lettore venga trascinato “dentro” alla storia, lasciandogli il dubbio che ciò che sta leggendo non sia solo finzione, ma che tutto ciò possa accadere realmente.
Milano e la Brianza, con le loro atmosfere, sono descritte benissimo; i personaggi sono tratteggiati abilmente e il lettore entra in empatia con ognuno di essi. Romanzo avvincente dove il Male si erge a protagonista e nessuno riesce a sottrarsi alle sue conseguenze. Da leggere assolutamente.