I libri di Federico #23 – Andrea Piva – La ragazza eterna
Bompiani - 2024 – Pagg. 350

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Splendida scoperta grazie al consiglio del mio libraio di fiducia. Un bellissimo romanzo d’amore, su un grande amore fuori da ogni schema; un bellissimo romanzo sulla morte, sul concetto di morte che ognuno di noi rimuove dai nostri pensieri e che quando arriva coglie impreparati noi e chi ci sta accanto. Ma La ragazza eterna è anche un saggio impregnato di lirismo sull’utilizzo della terapia psichedelica per il trattamento psichiatrico dei malati terminali, pratica molto controversa e non ancora legale nel nostro Paese.

Renata è una fuoriclasse, una donna che indossa bellezza e intelligenza con la grazia di una farfalla tropicale: per questo, forse, Boccia si è sempre fatto una ragione che il loro amore non potesse assumere la forma della coppia borghese, e ha addirittura trovato il coraggio per partecipare al matrimonio di lei con un altro.

Ma un giorno Renata suona alla porta del suo appartamento nel centro di Bari e gli rivela di aver ricevuto una diagnosi che non lascia speranza; il suo ritorno è una richiesta d’aiuto. Renata sceglie la via della rimozione, mentre Boccia, psichiatra di professione, insieme ad un collega, pensa alla possibilità di sperimentare su di lei una terapia illegale per la legge italiana ma della cui efficacia è molto convinto: quella psichedelica, che la comunità scientifica sta riscoprendo nelle sue potenzialità di cura della depressione, delle dipendenze e delle angosce più profonde tramite sostanza come la psilocibina, l’ayahuasca, l’LSD.

La ragazza eterna è un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi. Bellissime le pagine in cui Boccia e il suo collega e amico Giangi provano su loro stessi gli effetti dell’ayahuasca durante una seduta sciamanica in un bosco della Toscana.

“Fu un momento perfetto: un senso di pace profonda si depositò su di noi come un velo palpabile, e io ebbi l’impressione molto vivida che il bosco ci si stesse amorevolmente chiudendo attorno in un abbraccio di benvenuto.”

Da leggere assolutamente.

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