Il Seme della Violenza, film del 1955 diretto da Richard Brooks, ha il merito di essere stato il primo a portare nel cinema la musica nuova con Rock Around the Clock di Bill Haley & His Comets che si ascolta sui titoli di testa della pellicola. La canzone era già stata pubblicata nel 1954 come lato B di Thirteen Women (and Only One Man in Town) senza ottenere una particolare attenzione ma dopo la proiezione del film nelle sale diventa un successo. Trenta milioni di copie vendute rendono lo sconosciuto Bill Haley dal ciuffo a ricciolo, molto popolare negli Stati Uniti ma anche in Inghilterra e in Germania dove risiedono militari suoi connazionali che ascoltano i dischi di importazione degli artisti blues, jazz e rock and roll.
Quando, il 5 febbraio 1957, Bill Haley arriva al porto di Southampton dopo la traversata atlantica di cinque giorni a bordo della Queen Elizabeth, lo attende una folla di cinquemila giovani inglesi affamati di musica che arriva d’oltreoceano e lui sarà uno dei primi artisti americani a esibirsi in Europa. Il tour prevede quindici giorni di concerti nei cinema e nei teatri delle principali città britanniche ed è ampiamente sostenuto dal quotidiano popolare Daily Mirror.
Il viaggio non è stato tra i più tranquilli perché la Queen Elizabeth ha dovuto affrontare un uragano in pieno oceano ma non sono le avverse condizioni atmosferiche a turbare le notti di Bill Haley. E’ ancora giovane ma inizia a sentirsi un uomo di mezza età, trova ridicolo il ciuffo che si era inventato per distogliere l’attenzione dal suo sguardo imperfetto e più di ogni altra cosa sente di non servire alla ribellione degli adolescenti americani come stanno facendo colleghi più eccentrici e aggressivi. I nuovi idoli sono Elvis Presley, Chuck Berry e Little Richard. Il viaggio che ha intrapreso verso l’Europa segna un momento fondamentale della carriera, il “vecchio” Bill sente che è già arrivato per lui il momento di tirare i remi in barca e abbandonarsi ai ricordi. L’onda d’urto di un successo travolgente aveva spezzato anche il primo grande divo del rock and roll bianco che scrive sul diario che porta sempre con sé: “Voglio fuggire dal rock, dal music business prima di esserne fagocitato e schiacciato“.
Da consumato professionista Bill Haley mette da parte i cattivi pensieri e inizia il tour con un concerto al Dominion Theatre di Tottenham Court Road dove i giovani inglesi possono finalmente assistere ad uno show di rock and roll dal vivo. L’appesantito chitarrista dal ciuffo ribelle mette in scena uno spettacolo mozzafiato nel quale i musicisti di primissimo livello riescono a suonare persino sdraiati a terra. L’esibizione dura solo mezz’ora ma l’eccitazione tra il pubblico è incontenibile.
A Liverpool, tra i giovani che seguono il tour di Bill Haley c’è il quindicenne Paul McCartney, l’unico dei suoi compagni di scuola che era riuscito a raggranellare i 24 scellini per pagarsi il biglietto. A Manchester, qualche giorno prima, Graham Nash si era entusiasmato sulle note di Rock Around the Clock. “Ho cambiato diverse case, ho avuto diverse mogli ma conservo ancora oggi la matrice del biglietto di quel concerto che mi ha cambiato la vita“.
La fama di Bill Haley negli anni ’60 conosce un lieve calo ma nel 1970 ritorna nuovamente nel Regno Unito dove si era conquistato un’ammiratrice molto speciale, la Regina Elisabetta che lo chiama per un’esibizione privata al termine della quale esternerà, in maniera irrituale per una sovrana, la sua incondizionata ammirazione per lui e la musica di cui è stato uno dei padri fondatori. Dirà Bill Haley: “E’ stato il momento più emozionante della mia carriera“.