E se io dicessi che ti ho sempre conosciuto bene, se tu fossi qui oggi quale sarebbe la tua risposta?.
Conoscendoti probabilmente rideresti e diresti che noi due eravamo due mondi lontani. Se tu fossi qui oggi.
Ma io ricordo com’era prima e non riesco più a trattenere le lacrime perché ti ho voluto bene.
E quando ci siamo incontrati?. Penso che potresti dire che ci siamo impegnati molto per unirci. Non ho capito una cosa ma possiamo sempre cantare.
Questa canzone è la commovente risposta di Paul McCartney alla morte di John Lennon ucciso da quattro proiettili sparatigli alle spalle da Mark David Chapman l’8 dicembre 1980 a New York. Prodotta da George Martin, autore dell’arrangiamento degli archi che ricordano la famosissima Yesterday, Here Today ha un testo particolarmente doloroso in cui, nell’ispirazione di Paul i due ex amici riprendono il loro dialogo che era stato interrotto bruscamente da sfide legali, gelosie e rivalità artistiche.
Dopo la morte di John era sembrato che per celebrare lui bisognasse parlare male di Paul. Sono iniziate a circolare frasi quali: “ John era l’unico autore dei Beatles. Paul era solo quello che prenotava gli studi di registrazione “ e ancora ricordando personaggi della musica colta: “ John era Mozart, Paul era Salieri “. All’epoca in cui iniziò questo revisionismo, Paul ha fatto il possibile per ignorare tali commenti ma è molto probabile che gli avranno creato delle insicurezze proprio nel momento in cui stava costruendo la propria figura solista. Le questioni legali legate alla fine della Apple e allo spregiudicato manager Allen Klein che assisteva gli altri tre Beatles hanno generato forti frizioni tra Paul e i suoi ex compagni, con Lennon in particolare, ma davanti alla tragica uccisione dell’amico Paul è capace di trovare in sé la forza di mettere le cose in chiaro una volta per tutte.
Contrariato dai racconti sul prolungato litigio, Paul era convinto di non voler più scrivere nulla su John Lennon per la comprensibile paura di pubblicare un brano che non fosse all’altezza e di essere considerato un opportunista capace di speculare sulla morte di un amico. Avrà più volte soffocato il rimorso per essere stato il primo a dichiarare che non avrebbe mai più collaborato con Lennon ma l’ispirazione per ricordarlo con affetto gli viene durante le registrazioni di Tug of War intorno a semplici accordi di chitarra. Nel testo si immagina un incontro tra i due in un non luogo mentre parlano delle loro esperienze passate insieme, di quando giocavano a fare i duri e componevano canzoni anche se non sempre si capivano.
Un verso di Here Today racconta l’episodio accaduto durante il primo tour americano dei Fab Four. Un uragano li costringe a fermarsi a Key West. Bevute e musica in compagnia degli artisti che erano di supporto al tour riempirono la giornata ma durante la notte i due Beatles, ubriachi, discussero fino alle lacrime su quanto fossero meravigliosi e si amassero reciprocamente anche se non ne avevano mai parlato apertamente tra loro. “ E’ stata una buona cosa. Non si fanno mai facilmente affermazioni del genere, soprattutto se sei un uomo del Nord “ dirà Paul McCartney nell’intervista rilasciata al Guardian nel gennaio 2004.
E la notte in cui abbiamo pianto? Perché non c’era alcun motivo di tenerci tutto dentro. Non ho mai capito una parola ma tu eri sempre lì con un sorriso.
E io ti direi che ti ho voluto bene veramente e sono grato che tu mi abbia seguito e che sei nella mia canzone oggi qui.