Dentro le canzoni #27 – Warren Zevon – Werewolves Of London
Da Excitable Boy (1978)

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Provare a capire il significato di questa canzone è inutile, lo afferma con tono provocatorio lo stesso Warren Zevon: “ WEREWOLVES OF LONDON non ha alcun significato nascosto “.

Jackson Browne che aveva eseguito la canzone in pubblico prima del suo autore, propone un’ interpretazione personale. Secondo lui, il protagonista del brano rappresenta quei giovani che inseguono donne più anziane di loro per farsi mantenere, una sorta di gigolo trasportati indietro nel tempo, nell’età vittoriana. Uomini dissoluti, di bell’aspetto e curati nel vestire che spendono la loro vita nella continua ricerca del piacere. Si ritrovano nelle sale dove si gioca d’azzardo e assai frequentemente dilapidano le fortune delle loro famiglie.

La traduzione che propongo al lettore è quasi letterale quindi senza alcun sforzo interpretativo.

Ho visto un lupo mannaro con in mano un menù cinese camminare sotto la pioggia per le vie di Soho alla ricerca del Lee Hoo Fook’s per prendersi un piatto di spaghetti cantonesi. Lupi mannari a Londra.

Se lo senti ululare fuori della tua cucina, faresti meglio a non farlo entrare, una vecchietta è stata mutilata la notte scorsa. Lupi mannari a Londra.

E’ il gentiluomo dalla mano pelosa che imperversava nel Kent, ultimamente è stato avvistato a Mayfair. Meglio stargli lontano se non vuoi che ti strappi i polmoni. Jim vorrei conoscere il nome del tuo sarto. Lupi mannari a Londra.

Ho visto Lon Chaney camminare con la regina, facevano i lupi mannari a Londra, ho visto Lon Chaney Jr. bere una pina colada da Trader Vic’s, aveva una pettinatura perfetta, ancora lupi mannari a Londra, succhiano il sangue.

L’idea di comporre una canzone sui personaggi della notte da inserire nel suo album, viene a Phil Everly dopo aver visto il film The Werewolf of London, una pellicola d’irrilevante valore artistico, e ne parla con Warren Zevon che allora era il pianista del suo gruppo musicale. Zevon prende la richiesta in modo semiserio e convoca l’amico chitarrista Waddy Wachtel. I due collaborano da tempo come turnisti e in pochi minuti buttano giù l’abbozzo del brano che diventerà uno dei più conosciuti del loro sodalizio, l’unico a entrare nella classifica Top 40 Hits. Solo la canzone POOR POOR PITFUL ME, nella versione di Linda Ronstadt aveva raggiunto la posizione numero 31.

Werewolves “ è inserito nell’album EXCITABLE BOY del 1978, prodotto da Jackson Browne per la Asylum Records. In questo lavoro Warren Zevon dispiega tutto il suo talento narrativo, ogni brano racconta una storia con protagonisti diversi usando una prosa leggera e a volte umoristica. E’ cinico e spietato nel raccontare le nefandezze del giovane psicopatico, dei lupi mannari e del fantasma mercenario che si vendica dei suoi assassini ma i testi sono sempre sostenuti dal suono brillante del pianoforte e delle chitarre di Waddy Wachtel. L’eleganza della musica californiana anni ’70 è assicurata dalle armonizzazioni dei The Gentlemen Boys ovvero Jackson Browne, Jorge Calderon, Kenny Edwards e John David Southern.

Apprezzato dalla critica e con una base di fedeli ammiratori, Warren Zevon era pronto per la celebrità ma lottava anche contro l’alcolismo e non fece alcuna apparizione pubblica per un anno intero sperperando così il credito guadagnato con WERWOLVES OF LONDON.

Da allora “ Werewolves “ è entrata stabilmente nella scaletta dei suoi concerti e a quanti gli chiedevano di sostituirla con brani più rappresentativi del suo songwriting, rispondeva con un no secco: “ Credo che non starei bene senza i miei tre minuti di ululati tutte le sere “.

Warren Zevon è mancato per un tumore a Los Angeles il 7 settembre 2003. Sentendosi ormai prossimo alla fine, convoca i suoi amici più fidati per registrare con loro l’album THE WIND che rimane il suo testamento spirituale e comunque uno dei suoi lavori migliori.

Serata di temporale, l’acqua cade a secchiate sul tetto del copertificio ex Sonnino e da alcune finestre con i vetri rotti si sentono le folate del vento. Sulla pedana allestita in un locale che era stato un reparto di lavoro, Tom Russell e Max De Bernardi eseguono le canzoni previste dalla scaletta del loro concerto. Partono i primi accordi di CARMELITA e improvviso si sente un rumore secco seguito da un tuono fragoroso, le luci si spengono lasciando tutti nella semi oscurità. Dal pubblico si alza una voce: “ E’ il fantasma di Warren Zevon che vuole segnalare la sua presenza “. Il tutto dura solo pochi attimi ma la sensazione provata è stata forte.

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