La Willwork4funk è una attivissima agenzia promozionale italiana che informa i fruitori e addetti ai lavori, dello stato di salute, ottimo, di una rifioritura in ottica anche contemporanea, di una parte della musica di matrice nera, versante soul, funk, groove jazz, afro, ecc. Sono internazionali gli artisti, sia di pelle scura che chiara, e fra questi c’è una bella compagine di artisti inglesi, costituita anche da combi strumentali, com’era all’inizio Wonder 45, formato dal produttore/autore, Holly Gray.
In seguito, da una collaborazione con il chitarrista Ross Ewart, il batterista Chris Nickolls e il tastierista Steve Pringle, l’assetto stilistico cambia, concentrandosi nella scrittura di testi da unire ad una musicalità soul. Il nuovo passo iniziava ad essere seguito dagli appassionati, ma la completa affermazione è giunta con l’ingresso nella band di Jessica Greenfield e Gavin Conder, due notevoli cantanti ex The Kondoors, per dare il via ad una ufficialità vocale.
Così Wonder 45 diventa un combo di sei artisti, pubblicando di seguito tre singoli, divenuti di successo per reiterati passaggi radiofonici in più paesi del mondo e per ascolti in rete, e che ora, con altre sei tracce, compongono questo disco, Wonderland. E’ un eccellente esteso esordio discografico, il sestetto, per l’occasione allargato con una sezione fiati, è bravissimo da ogni angolatura lo si ascolti, dalle parti vocali a quelle suonate, ed esprime in maniera sublime, con competenza e passionalità, una delle prime migliori dialettiche soul in era contemporanea, dal perfetto bilanciamento fra passato e presente.
E’ un disco elegante e ruvido quanto basta, e conquista l’ascoltatore dalla prima all’ultima traccia. In un simile contesto riesce difficile citare un pezzo, tutti autografi, piuttosto che un altro, dunque, ecco che rispolveriamo molto volentieri una frase che da un po’ era messa da parte…l’acquisto è d’obbligo, com’è d’obbligo l’ascolto se siete ben sintonizzati sui social.
tracce
Cry
Round And Round
Superman
Wonderland
Make It Happen
Intermission
Green Light
Nothing’s Gonna Change
Into The Fire