Vittorio Nistri – Filippo Panichi
Snowdonia Dischi / Distribuzione Audioglobe 2024 LP/CD/DL

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Compri un disco, leggi bene tutte le note, vedi che lo pubblica una label italiana che conosci ma che non hai mai “particolarmente frequentato” (chissà poi perché?), e quando arrivi in fondo ti rendi conto che il gesto immediato è quello di rimetterlo da capo. Vuol dire che c’è qualcosa che ti ha colpito, catapultandoti in un mondo che mi ha dato la netta impressione di essere all’interno di una sceneggiatura cinematografica, la cui partitura musicale è questo magnifico album di Vittorio Nistri, gia membro di una delle band più originali e innovative nello scenario della musica indipendente italiana,  i Deadburger ma anche con gli Ossi  che hanno esordito discograficamente nel 2020, e Filippo Panichi, chitarrista, già autore di lavori di sperimentazione elettroacustica.

Un lavoro che i nostri definiscono di musica da camera psichedelica ed elettronica sperimentale, realizzata sulle partiture di Nistri e con una serie di synth inconsueti e a basso costo, strumenti costruiti dai due, come il Pipistrellator un rilevatore di ultrasuoni creato da Panichi. Con loro ecco ci sono poi Silvia Bolognesi al contrabbasso, Giulia Nuti alla viola, Enrico Gabrielli ai sax e clarinetti, Pietro Horvath al violoncello ed Edoardo Baldini al trombone.

Bisogna essere curiosi ed amare in un certo senso le sfide di portare la propria capacità di ascolto oltre il convenzionale, tenendo ben presente però che non vi sono astrusità incomprensibili, ma il flusso sonoro è vario ma con un rispetto sostanziale del concetto di melodia, offerto però da un’angolazione diversa da quella alla quale siamo probabilmente usi negli ascolti. Qui occorre concentrazione ed attenzione, un po come quando, scusate la citazione personale, mi accostai ai lavori di Brian Eno con Ambient, ma anche Residents o Suicide. Solo che allora ero poco pronto per avventure sonore del genere, mentre adesso l’abitudine, e sopratutto la curiosità, spinge verso forme di arte come queste.

E devo dire che il risultato è semplicemente clamoroso per impatto e bellezza. Difficile scegliere un brano migliore dell’altro, perché è proprio l’unitarietà di fondo che caratterizza questo album, facendo si che ogni pezzo che segue sia la sequenza logica di quanto appena finito di sentire. Una predilezione personale devo però assegnarla a Sheriff In Tiraspol  che trae ispirazione dalla situazione, decisamente paradossale direi, della minuscola Transnistria dove accanto a simboli lasciati dagli anni dell’impero sovietico, c’è una società monopolista, la Sheriff appunto, di stampo capitalista che domina ogni cosa.

Splendida poi la confezione che accompagna questo lavoro, con un booklet che si avvale della grafica di Gabriele Menconi che ha lavorato al remix dei dipinti di Beppe Stasi che appaiono sulla copertina del CD, grande merito a Cinzia La Fauci e Alberto Scotti che fanno di Snowdonia una vera e propria comunità che realizza il sogno che un’altra musica sia ancora possibile.

Uno dei gioielli di quest’anno.

Tracce

Il Faro di Schrodinger

La Risacca dell’Alba

Maya Deren Blues

Pipistrelli sul Frigorifero

Segreti

Sheriff in Tiraspol

La Costante Elastica

Giulietta Sotto Spirito

Prove Tecniche di Trasmissione

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