Vito Di Modugno Quartet with Fausto Leali – Black, White And Blues
Abeat - 2023

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All’interno del digipack c’è una bella foto, un abbraccio fra Vito Di Modugno e Fausto Leali. Ha le sembianze di un gesto amichevole e affettuoso, ma nel nostro immaginario lo pensiamo anche come un abbraccio che sancisce un incontro fra due artisti che, in modi diversi, stanno alla musica neroamericana. Di Modugno è un suonatore di organo hammond fra i più apprezzati a livello internazionale, è stato inserito nella speciale classifica della autorevole Rivista jazz Down Beat, fra i migliori interpreti dello strumento, così ha fatto anche la Rivista italiana Musica Jazz, ed è plurivincitore del Jazzit Award, come migliore organista italiano.

Gli studi musicali fin da giovanissimo sotto la guida del padre, Pino Di Modugno, noto fisarmonicista, lo hanno portato a diventare un polistrumentista, suona anche, il piano, il basso e il contrabbasso, strumenti con i quali è anche docente. Nella sua attività non mancano dischi, metodi per le tecniche strumentali, e varie collaborazioni.

Nei primi anni sessanta il panorama musicale inglese ha subìto uno scossone per una massiccia ondata di blues, rhythm&blues neroamericano, segnando la musica rock e pop, mentre in Italia è stato il movimento beat ad inglobare, anche se non in modo così evidente, cenni di musica nera, con i complessi (così venivano chiamati allora i gruppi) e i solisti.

Fausto Leali faceva parte di quel movimento, ma, grazie anche al suo carattere vocale, era quello più vicino agli umori black. Non sono casuali alcuni avvenimenti come: l’incisione della canzone, Deborah, cantata in abbinamento a Wilson Pickett, all’edizione del Festival di Sanremo del 1968, a cui farà seguito la versione in italiano di, Angelitos Negros, chiamata, Angeli Negri, pezzo di apertura del suo album, Il Negro Bianco, che poi divenne anche il suo soprannome. Va da sé quello che rimane il suo maggiore successo, A Chi, cover di Hurt, incisa per primo dal cantante neroamericano Roy Hamilton nel 1954, ripresa nel 1960 dalla brava Timi Yuro.

Fausto Leali è famoso come cantante di musica leggera, e la sua solidissima longevità artistica è sempre puntellata da roche tonalità che creano un canto ancora in grande spolvero e, black. La dimostrazione sta in questo disco, dove è nata una feconda complicità con le duttili qualità di Vito Di Modugno Quartet, lui hammond e basso, Michele Carrabba sax, Pietro Condorelli chitarra, Massimo Manzi batteria. I nove pezzi presentati, vanno da alcuni classici del passato di Leali, a standard presi dal repertorio della musica nera e bianca, a quattro autografi. Lo svolgimento è un fitto connubio di jazz, soul e blues, ad iniziare dalla versione lenta di Angelitos Negros (cantata in spagnolo come in origine), a Georgia On My Mind e, Hurt (anche questa cantata come l’originale in inglese). Tre ottime rivisitazioni in un ambito jazz-soul.

Come Together invece ha una compatta cadenza blues, Memories On My Mind (autografo di Rosanna D’Ecclesiis – Vito Di Modugno) è un momento jazz dal passo contemporaneo con un notevole contributo vocale di Germana Schena. Apprezzabile è anche la riproposizione della celeberrima, Knock On Wood, mentre guarda più alla tradizione crooner la conclusiva, The Eyes Of Soul (altro autografo di Federica Lorusso – Vito di Modugno).

Passione e professionalità hanno trovato qui un’ottima relazione.

 

Questi sono i link per l’acquisto fisico del disco o per il download digitale:

 

Black, white and blues

 

https://bfan.link/black-white-and-blues

 

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