Bella e partecipata la seconda data del 19esimo Sountracks Blues Festival tenutasi a San Giorgio su Legnano, nella ben “apparecchiata” Piazza Mazzini, in cui ha brillato la stella dei The Crowsroads, il duo dei Fratelli bresciani (di origine salentina) Matteo e Andrea Corvaglia ai quali si è aggiunto l’ottimo batterista Nicola Romano.
Sottolineavo sopra che la stella dei Crowsroads ha dato prova di grande crescita legata sia alla capacità interpretativa ma soprattutto all’ ottima scrittura dei pezzi autografi (la maggior parte), buon ultima anche la maestria nel tenere il palco e intrattenere il pubblico, qualità che da sempre, fin da giovanissimi, li ha caratterizzati a vantaggio della platea che li ha accolti e sostenuti con entusiasmo decretando il successo della serata.
Dalla scaletta è emerso il loro blend di folk rock, ricco, variegato, potente per un trio, a tratti travolgente, sporcato qua e là di blues che però resta un elemento marginale seppure risulta, in ultima analisi, arricchente di colori ed emozioni.
Matteo possiede grande sicurezza nell’uso della chitarra e della bella voce che sta sempre più virando verso tonalità baritonali, il suo cantato cattura l’ascoltatore e lo tiene legato per due ore; quel diavolo di Andrea, dal look e dalle posture fascinose, molto seventies, (a là John Sebastian) è una meravigliosa macchina di note con l’armonica, in pratica fa da chitarra solista, e i suoi interventi vocali (in un paio di pezzi anche voce principale) risultano complementari alla paletta dei colori nell’economia del duo. Dicevo delle indubbie qualità del batterista Nicola Romano (ambidestro!) che per non essere colui che solitamente si esibisce con il trio (qui al secondo concerto insieme) ha riempito il sound della serata in maniera energica ed articolata, facendo pensare ad un affiatamento ben più rodato.
Il concerto è partito subito con un uno/due che ha colpito la platea, in apertura l’ottima I SawYou, singolo del 2022 che sta su On The Ropes (202), e poi Diy Reality con cui hanno fatto subito capire di che pasta sono i ragazzi e poi via via il loro repertorio parco di cover anche se quelle proposte sono di ottima e personale fattura, la prima è stata una brillante versione di Before You Accuse Me di Bo Diddley (portata al successo planetario da Clapton), più in là abbiamo ascoltato una succulenta 10 A.M. Automatic dei Black Keys, che stanno proprio nel DNA del Trio, sul finire Fortunate Son (Creedence) e nel bis, a grande richiesta di Daniela Rossi (Presidente e direttore artistico Soundtracks) la delicatissima April Come She Will di Simon & Garfunkel (altro lato dei gusti e sensibilità dei Corvaglia Bros.) ma, a onore del vero e migliore notizia per gli appassionati, sono i loro brani a tenere banco e tra questi svettano On The Ropes, Foxes e la gioiosa e ironica Busking Out On A Monday.
I Crowsroads non a caso hanno ancora una volta dimostrato di aver strameritato di rappresentare l’Italia ai prestigiosi European Blues Challenge 2023 in Polonia e si comprende perché siano stati invitati ad aprire i concerti di artisti internazionali, tra gli altri, Robben Ford, John Popper Danny Briant, Larry Campbell … ora la strada è la loro e vanno seguiti con attenzione, infatti, ci attendiamo molto dall’album in lavorazione!
Ringraziamenti: in primis a Luciano Oggioni lassù, per la sua “visione” e passione, Daniela Rossi (Soundtracks, per il coraggio di continuare), Giancarlo Trenti (Slang Music) e last but non least Carlo Carugo per la gentile concessione delle foto.
Scaletta:
I Saw You
Diy Reality
Monologue
Razor Wire
Before You Accuse Me (Bo Diddley Cover)
Last Glimpse Of You
Janis
Bold As Love (Jimi Hendrix Cover)
Rainy-Eyed Girl
Ground-Floor Heaven
10 A.M. Automatic (Black Keys Cover)
Hot Blood / Weak Knees
Tomorrow Turns The Page
Busking Out On A Monday
On The Ropes
Foxes
The Showdown
Fortunate Son (Creedence Clearwater Revival Cover)
April Come She Will (Simon & Garfunkel Cover)