Pochi mesi fa il 25 settembre 2023 scompare a 71 anni, per tumore esofageo, un grande chitarrista del fingerstyle americano: Al Petteway, abilissimo nella tecnica dello strumento ha composto molti brani originali fondendo lo stile musicale degli Appalachi con quello celtico e la tecnica del banjo.
Personaggio che suscitava grande ammirazione per essere straordinariamente gentile e umile, era un compositore e polistrumentista molto stimato nell’ambiente musicale americano e del fingerstyle, Al ottenne molti riconoscimenti ufficiali (vedi https://www.alandamy.com/awards/) tra cui 45 WAMMIES da parte del Washington D.C. Area Music Association Awards e come musicista dell’anno. Nel 2005, Al vinse un Grammy award per il suo contributo a Pink Guitar, un disco di Henry Mancini, nello stesso anno inizia la lunga collaborazione con Paul Heumiller, fondatore della Dream Guitars nella North Carolina, famoso brand di liuteria per chitarre acustiche. Inizia a incidere nel 1991 con l’acclamato Whispering Stones, una collezione di composizioni originali e arrangiamenti ispirati alla musica tradizionale delle British Isles e alle melodie Celtiche. Il successivo The Waters and the Wild (1993) diventa un progetto multimediale che unisce le sue composizioni musicali con le fotografie che appartengono al suo lavoro al National Geographic come fotografo dal 1977. Fotografie che esprimono il suo grande amore per la natura e i paesaggi diventando inoltre fonte di ispirazione per i suoi brani che si avvalgono anche della collaborazione della violinista scozzese Bonnie Rideout e della suonatrice di Hammered Dulcimer Maggie Sansone.
-Spindrift da Whispering Stones
Il 17 marzo del 1995 al concerto annuale per il St. Patrick’s Day al National Geographic Grosvenor Auditorium Al conosce la musicista Amy White iniziando un’importante collaborazione musicale e affettiva, sposati si stabiliscono poi nelle Blue Ridge Mountains, realizzando insieme anche uno studio home recording, dove vivono in armonia con lo stile di vita tipico degli Appalachi. Il primo risultato di questi sforzi collaborativi vede la luce nel 1996 con A Scottish Christmas e questo duo musicale diventa molto famoso tra l’editoria e i lettori di Acoustic Guitar che nel 1997 insieme realizzano Caledon Wood e che la rivista nomina come uno dei dischi essenziali degli ultimi 20 anni, votando Al tra i 50 migliori chitarristi di tutti i tempi. L’album co-prodotto da Amy White gli fece guadagnare l’importante riconoscimento del Maryland State Arts Council come Artista e Compositore musicale.
Nel disco un set acustico di brani originali e arrangiamenti di brani celtici classici, Petteway è alla chitarra, bouzouki, e basso, con la moglie White al mandolino, chitarra, piano, violino, percussioni e voce. Il contributo della moglie con il suo personale songwriting espande i toni riflessivi e di gentile lirismo del disco ed è di grande spicco la sua voce da soprano così espressiva.
-Sligo Creek da Caledon wood
Nel 2000 Amy e Al pubblicano Racing hearts in cui si apprezzano le armonie vocali di “Mariposa”, “Desert Dance,” “Polly Vaughn” e “She Moved Through the Faire;” aggiungendo un fingerpicking vivace e dai toni ottimisti, positivi, con il calore e il supporto delle percussioni di Paddy League anche all’Irish bodhran.
Gratitude (2000) è il disco dove Al e Amy si dedicano a preziosi duetti di chitarra acustica e nel maggio 2001 vincono il prestigioso award “Indie” come miglior album di strumentali acustici. Insieme questi due chitarristi dimostrano di aver affinato uno stile che ben esprime il loro affiatamento dove Amy gestisce le parti ritmiche e Al quelle solista. Questa volta i suoni sono più influenzati dal Blues e dal Jazz che dalla musica celtica e non è un caso che nella primavera del 2002 Al registri un disco solista di chitarra acustica nei differenti stili blues con cui è cresciuto: Shades of Blue. Con Midnight clear ritorna invece a infondere energia, colori e lirismo a brani ispirati dalle danze francesi e dalle gighe irlandesi; nel 2005 esce Land of the sky, finissimo esempio di musica acustica di stile celtico, in cui Amy White contribuisce con la chitarra acustica, celtic harp, mandolino, voce solista e percussioni, in aggiunta al suo marchio chitarristico Al suona anche banjo, Irish bouzouki, fretless bass e percussioni. Di rilievo le armonie vocali in “Across the Blue Mountains” che insieme a “Wayfaring Stranger,” sono gli unici due brani cantati dei 14 brani del disco; spiccano anche splendidi arrangiamenti di brani tradizionali come “Pretty Polly” e”Shady Grove.”
-Land of the sky
Nel 2006 esce Winter tidings ancora un album orientato ai canti natalizi, ma caratterizzato dalla perfetta interazione tra le chitarre acustiche di Petteway, bouzouki e banjo con l’elegante piano di Amy White, il mountain dulcimer e la Celtic harp (“Into the Light”).
Principalmente strumentale ha però delle perle vocali grazie al contributo di Amy nelle Gaelic carols “Christ Child’s Lullaby” e “Roving on a Winter’s Night.” Seguono i dischi Home Sweet home e High in the Blue Ridge con, nel 2012, il disco solista di Al: It’s Only the Blues che viene quotato tra i primi 10 migliori dischi dell’anno. Nel 2013 il Swannanoa Gathering e Warren Wilson College conferiscono ad Al il prestigioso premio come “Master Music Maker” a celebrare la sua carriera come musicista e come insegnante.
Infatti oltre alla sua professione di musicista è rilevante l’impegno didattico, che moltissimi chitarristi hanno apprezzato, attraverso i suoi metodi e i video tutoriali per la Dream Guitars, le serie dell’Happy Traum Homespun dove presentava il suo modo di suonare e di arrangiare con l’accordatura di DADGAD negli stili blues, Appalachian music, slide, and Celtic music: come “Celtic, Blues and Beyond”, “Appalachian Fingerstyle Guitar” realizzato per la Homespun Video nel 2011 e “Blues Styles in DADGAD Tuning” nel 2012.
Nel 2016 il loro ultimo lavoro: Didn’t we waltz con le canzoni di Amy e la partecipazione di Al, seguono ancora gli ottimi album solisti Dream Guitars (2015) e Mountain guitar del 2014.
-Nightflight da Dream Guitars