Un disco fuori dai classici schemi ai quali siamo abituati, spesso per pigrizia o per convinzione che l’uscire dalla nostra “comfort zone” non abbia senso perché tanto impossibile trovare ancora qualcosa di interessante in ambito musicale…..E invece….ecco spuntare questi giapponesi, i Maya Ongaku, arrivano dalle comunità balneari che circondano Enoshima, una piccola isola situata a 50 km a sud-ovest di Tokyo. Sono un collettivo di musicisti locali il cui nome non deriva da alcun tipo di civiltà antica, ma piuttosto da un neologismo definito come la vista immaginata al di fuori del proprio campo visivo.
Il gruppo è composto da Tsutomu Sonoda, Ryota Takano e Shoei Ikeda, si ritrova alll’Ace General Store, un negozio vintage sulla spiaggia e uno spazio simile a un salone, nascosto alla vista dalla vivace e turistica Subana Street. Tra le discussioni sulla musica e l’arte, la cura della sezione vinili i tre trovano il tempo di suonare e registrare le loro idee spontanee nello studio nascosto nel retro. È in questo ambiente improbabile che Maya Ongaku trova le sue origini, il culmine di ciò che Sonoda descrive come shizen hassei, cioè generazione spontanea, o la presunta produzione di organismi viventi da materia non vivente.
Approach to Anima, l’album di debutto del gruppo pubblicato dalla Guruguru Brain, vede i Maya Ongaku costruire un groove fondamentalmente Folk nel quale si incastrano di volta in volta suggestioni psichedeliche o jazz. La chitarra e la voce di Sonoda, le linee di basso sinuose di Takano, i fiati fluttuanti di Ikeda e una spruzzata di percussioni delicate: tutto si fonde in un’esperienza sonora assertiva ma astratta, calma ed avvolgente.
Otto canzoni, anche se Rakusui è un flash di meno di un minuto, che sono piccole perle fina dall’iniziale Approach che rappresenta una sorta di porta d’ingresso al mondo di Maya Ongaku, mentre Water Dreams è la sublimazione di questo nuovo emisfero, con i suoi undici minuti meravigliosi e riflessivi. Description of a Certain Sound riassume nel titolo il senso di questo viaggio immaginifico ed estatico, sospeso tra dolcezze inattese che aprono al senso bucolico di una Melting dal fascino irresistibile. Il tutto fluttua delicatamente fino alla conclusiva Pillow Song che riassume perfettamente l’estatica bellezza di un disco consigliatissimo. Fate in modo di non pentirvi di aver tralasciato questa meraviglia.
Tracce
Approach
Nuska
Description Of A Certain Sound
Melting
Something In Morning Rain
Rakusui
Water Dreams
Pillow Song