Massimiliano Larocca – Dàimōn
Santeria Records / La Chute Dischi (distribuzione Audioglobe) - 2023 LP/CD/DL

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Ormai ho capito che ogni volta finisca con l’imbattermi in un album passato per le “cure” dell’ Amor Mio Non Muore Studio, lo porti a farmelo apprezzare in maniera particolare. Non sfugge a questo assunto il nuovo lavoro di Massimiliano Larocca, questo Dàimōn decisamente riuscito e ricco di fascino. Sarà che l’album segna il secondo capitolo della collaborazione fra Larocca e Hugo Race, che con il precedente Exit / Enfer avevano inaugurato questa riuscita partenership. Il musicista australiano, già nella prima formazione dei Bad Seeds di Nick Cave aveva rinforzato il lungo legame artistico e sentimentale con l’Italia. Quel disco, uscito ad Ottobre 2019, raccontava in una decina di canzoni alcuni “inferni” personali e collettivi e si chiudeva ironicamente con Fin du monde, diventato poi un singolo molto apprezzato. Curioso che tutto questo sia accaduto pochi mesi prima dell’inizio della pandemia, per un album che a suo modo e nel suo piccolo è stato persino profetico su ciò che la nostra società avrebbe vissuto successivamente.

La collaborazione tra i due giunge al secondo capitolo di una trilogia, tanto che nel giugno dello scorso anno sono iniziate le sessions di registrazione che hanno portato a questo Dàimōn che esce ufficialmente il 20 ottobre. In studio Roberto Villa al basso, Diego Sapignoli alla batteria e percussioni, Don Antonio Gramentieri alle chitarre, Franco Beat Naddei ai synth e con una breve incursione a sorpresa del cantautore Giacomo Toni.

Dàimōn è una collezione di canzoni che racconta, ricollegandosi al mito di Er raccontato da Platone ne La Repubblica, la ricerca di un destino individuale e del disegno/immagine che a esso soggiace. Ma è anche il racconto della lotta e del contrasto che può nascere con questo demone/angelo, il “compagno segreto” che accompagna il nostro cammino.

Il disco ha una matrice che oscilla fra sonorità dark ed una sorta di minimalismo folk / blues come ben si evince dall’iniziale (e molto bella) Non saremo più gli stessi che è anche il primo estratto dell’album con  l’intrigante voce seducente di Federica Ottombrino, artista napoletana già nel duo Fede’n’Marlen che in Dàimōn ha un ruolo di primissimo piano. E se il buongiorno si vede dal mattino che dire quando arrivano pezzi come La Banlieu, semplicemente splendida. Fatale è materia per un possibile soundtrack. Giorni di Alcione, Nessun perduto amore, e L’abbandono sono brani che rimandano al quel folk di stampo albionico e visionario incarnato perfettamente da musicisti quali Nick Drake, Tim Buckley, John Martyn ma anche, per non far torto all’altra sponda dell’oceano, a  Mark Eitzel. Ed in questo c’è una certa logica continuità con certe tracce recenti che già avevano riferimenti nella scrittura di Larocca.

Inevitabile trovare rimandi, pur metaforici, al momento drammaticamente buio della pandemia con tracce quali  Leviatano dal drammatico incedere, e Cul de Sac, più leggera musicalmente, posta in chiusura  dell’album a sancire un risultato decisamente sopra la media che riporta un musicista come Larocca che ha tutte le caratteristiche per restare ai vertici delle nostre preferenze per ancora molto tempo. Massimiliano sarà impegnato in una prima serie di date live in cui presenterà il disco.

Ecco quelle note al momento:

27 ottobre • Firenze • Casa del Popolo Il Progresso

28 ottobre • Genova Sestri Levante • Ostaia da u Neo

10 novembre • Pozzuoli (Napoli) • Factory Leisure club

11 novembre • Vitulazio (Caserta) • Mr. Rollys

18 novembre • Milano • Arci Scighera

25 novembre • Bertinoro (Cesena) • La Rimbomba

 

Tracce

Non Saremo Più Gli Stessi

La Banlieue

Fatale

Giorni di Alcione

Leviatano

The Love Of The Senses

L’Abbandono

Nessun Perduto Amore

L’Ora Invisibile

Cul-de-Sac

 

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