Avevamo conosciuto Joe Tatton, attivissimo artista che indirizza i fruitori di musica sulla scena inglese per continuare ad appassionarli con delle intriganti vicende di black music, anche come membro dei The New Mastersounds con l’apprezzato disco, Old School, del quale ne parlammo nel maggio scorso. Ora eccolo di nuovo come Joe Tatton Trio, il cui esordio discografico intitolato, Big Fish, è stato un tributo allo storico pianista di blues e dintorni, Mose Allison.
Il musicista inglese è un maestro di strumenti orizzontali dai tasti bianchi e neri, con i quali in era contemporanea ri/crea una forma di seducenti sonorità strumentali, con il pensiero rivolto a Jimmy Smith o Jack McDuff, per citare alcuni esempi, ma con ragguardevoli dosi di personalità. A seconda del suo trasporto suona indifferentemente il piano o l’organo variando anche l’organico delle formazioni. Qui di base è un trio, lui, il chitarrista Lucas De Mulder (con già una apprezzata carriera solista), e il batterista Luke Flowers. A supporto ci sono musicisti che suonano: chi la batteria, chi le congas, chi i fiati, chi il violino e una presenza vocale femminile, Aoife Hearty.
Joe Tatton è un musicista opportunamente fantasioso e questo gli permette di continuare a proporre una forma stilistica a geometria variabile, ogni volta con rinnovata passione, classe e divertimento. Rispetto ad altri suoi lavori, qui l’uso del piano è solo per un pezzo, dedicandosi soprattutto all’organo hammond, e come è sua consuetudine non sta un passo avanti a tutti, certo, lui è il leader, ma gli applausi vuole che siano per tutti.
E così sia, come si evince subito dal primo cospicuo strumentale, Double Take, e dall’incalzante ritmo con la presenza del flauto di, El Gato. L’unica cover è, Sugar Man di Sixto Rodriguez (di cui conosciamo la sua singolare vicenda), eseguita in trio, hammond, chitarra elettrica, batteria, rivisitata nella sua unicità strumentale con eccellente dinamicità. Con la tilte track torna l’ampia formazione per una delle più esaustive unioni di jazz, funk, soul.
Dame Lo Que Tienes invece è un titolo in spagnolo come il sopraffino chitarrista Lucas De Mulder, un valore aggiunto, il quale amministra il pezzo con l’inserimento di voci. Chiudiamo citando un bel momento di groove riflessivo, Moonbow e con l’arioso Lost On You, dove Joe Tatton è seduto anche al piano, ci sono le voci, il violino, chitarra e batteria. Per il tastierista e compositore inglese è un altro centro!
Tracce
Double Take
Hey!
El Gato
Guinnee Drop
Sugar Man
Galàctico
Retiro
Dame Lo Que Tienes
Moonbow
Lost On You