Dietro il nick name di Capitano Merletti, c’è Alessandro Antonel, musicista veneto che non conoscevo fino a quando mi sono imbattuto in questo bellissimo Medusa. Un disco uscito in due parti, la prima pubblicata la scorsa tarda primavera, la seconda a fine settembre dello scorso anno. Antonel vive una vita lontana dalle scene, in un paesino vicino a Venezia, ispirato dalla natura, crescendo i suoi figli e coccolando il suo gatto. Un’attività che non gli ha impedito, negli anni, di salire sul palco con Fatboy Slim, Maxïmo Park, Yuppie Flu, Marta Sui Tubi, Marlene Kuntz, Brunori Sas, Tre Allegri Ragazzi Morti e Levante.
Ventuno brani in tutto, riuniti anche in uno splendido CD in edizione limitata (300 copie in tutto), che vi consiglio di non farvi sfuggire. Ventuno canzoni che raccolgono momenti fondamentali della sua esistenza registrati nell’arco di tre anni in solitudine e con l’aiuto di Dnezzar, Emma Grace e Rosita Kèss. E’ un album decisamente lungo per durata, va nella direzione contraria rispetto alla musica di oggi, spiega ancora Antonel ma in realtà il tempo scorre via veloce ascoltando Medusa, che, come dichiarato da Alessandro “Questo è l’album della vita. Ci sono dentro le canzoni che hanno fotografato i momenti più importanti della mia esistenza, quelle che durano negli anni. Ho sperimentato molto, cercando soluzioni personali. Mi rendo conto che va nella direzione contraria rispetto alla musica di oggi: è lungo e richiede tempo per essere digerito”
La musica racchiude in sé gli umori che, da una parte resero unici gli album prodotti sotto l’egida della Sarah Records, dall’altra si accosta a sonorità vicine a certo folk a – la Nick Drake, come a rimandi di psichedelia accennata che sgorga da Laurel Canyon. Difficile citare un pezzo piuttosto che un altro. Gli ascolti ripetuti evidenziano canzoni che sembrano adattarsi al mood del momento, della giornata, lasciando però sempre una sensazione meravigliosa che appaga i sensi e concilia l’animo.
Un disco ed un artista che merita di essere conosciuto, ascoltato e apprezzato da tutti. Un disco che mi è entrato nel cuore e difficilmente potrà uscirne, grazie anche ad una bellissima confezione del CD, frutto di una fotografia subacquea di Fabio Iardino che ritrae un Gonionemus Murbachii nel mare della Norvegia, che fa dire ad Alessandro: “A me sembra un alieno Lui nuota e respira dentro a un liquido, noi ci muoviamo e respiriamo dentro a un gas… chi è fuori e chi è dentro? Qual è il pieno e qual è il vuoto? Chi è, in fin dei conti, l’alieno su questo pianeta?”
Per chi ama ancora farsi stupire dalla bellezza della musica.
Tracce
The Summer Is Always New
Always Needed Something
You, My Home
Plastic Man
Earth Eyes
Little Sun (Me & The Alien)
The Birds’ Song
Ghost Wind
The Girl With The Sun In Her Eyes
Looking Up At The Tall Mystery Of The Trees
Autumn’s Time
Kissing With no Shame The Golden Pain
Evil Girl
Telephone
Sandy Hair In Summer Rain
Daybreak
The Magician Cat
Oh My Lord, My Love
Every Time I Turn Around You
Mother Nature
Sunday
Scritto e prodotto da Capitano Merletti mixed, mastered at Studio Garp, Venezia (It)
Capitano Merletti: vocals, acoustic guitar, 12 strings acoustic guitar, electric guitar, bouzouki, bass, drums, percussions, piano, SIEL orchestra synth, flute
Emma Grace, Rosita Kèss: additional vocals Dnezzar: violins, synths, piano