Sarà pure una frase fatta, ma qui veramente ci troviamo davanti ad uno dei segreti meglio custoditi della canzone d’autore italiana. Già perché Enrico Bollero continua a pubblicare album, con questo siamo arrivati al decimo, con una invidiabile costanza e, soprattutto, migliorando costantemente la qualità delle sue canzoni. Questo nuovissimo Le Cose Devono Cambiare, pubblicato a novembre, è un piccolo gioiello che meriterebbe un pubblico e riscontri finalmente adeguati alla bravura di Enrico e dei suoi formidabili musicisti. L’ambito nel quale Bollero si muove è quello di un cantautorato che poggia le sue fondamenta tra canzoni sferzanti e politiche, e ballate aperte e ben cantate, oltre ad essere splendidamente suonate.
Enrico scandaglia la realtà decisamente poco allettante che ci circonda, provando a sferzare l’ascoltatore con testi pregni di significato, nei quali emerge l’auspicio di un futuro migliore, specie per i nostri ragazzi, senza però cadere in banalità o futili rabbiosi messaggi destinati a durare lo spazio di una canzone. Certo, la difficoltà risiede proprio in questo aspetto, anche perché di musicisti che hanno frequentato le stesse strade percorse da Bollero questo paese ne ha visti sfilare molti, ed alcuni sono tutt’oggi felicemente sulle scene, ma Bollero dimostra qualità di songwriting solido e senza fronzoli.
Le canzoni si lasciano ascoltare molto piacevolmente, lasciando chiaramente traspirare due chiari messaggi. Il primo è proprio quello cui si è accennato poco sopra riguardo alla scrittura dei pezzi stessi. Il secondo è quello di una formazione che accompagna Enrico da tempo, la Band of Brothers, formata da musicisti formidabili, in grado di dare un “taglio” alle canzoni di altissimo livello. E questo rende questo album, ma attenzione sarebbe il caso di andare a riscoprire anche i precedenti, degno di considerazione. Tra le canzoni non posso fare a meno di citare la bellissima I Ragazzi della Via Tripoli, un pezzo di straordinaria bellezza, come anche Ombre Nel Vento, in cui i più attenti potranno notare similitudini nell’intro con I Giardini di Marzo di Battisti. Mentre sul versante della canzone più impegnata e politica ottima ed incisiva risulta essere Fuori, alla cui stesura del testo ha partecipato Mauro Farina.
Un grande album, un grande autore che ha saputo conquistarci, portandoci a una bella chiacchierata generale che appare su queste stesse pagine di Free Zone.
Track list
Le Cose Devono Cambiare
La Terra Dei Liberi
Senza Te
Questa Chitarra Elimina i Fascisti
Ombre Nel Vento
Fuori
I Ragazzi Della Via Tripoli
Un Mondo di Merda
L’eretico
Questo Nostro Vivere