Un doppio album, per ora solo in vinile ma dovrebbe uscire a breve anche in CD, di cover dedicate a Bruce Springsteen. Perchè? C’era il bisogno di un ennesimo tributo al boss? La risposta è facile: perchè no? E perchè giudicare le intenzioni se non si conoscono i presupposti che hanno dato origine a questo progetto. Partiamo dall’inizio allora. L’associazione The Ties That Blind nasce da Alberto Lanfranchi, appassionato del rocker americano, che col cugino Luca incontra il Boss allo Stone Pony in New Jersey. Un incontro folgorante che Alberto racconterà in un libro intitolato Diario di un Sogno. Da quel momento parte il progetto. NOI & SPRINGSTEEN si propone di promuovere, sviluppare, perseguire finalità culturali inerenti il campo artistico, musicale del mondo Springsteen, nonché la promozione e l’organizzazione di eventi culturali sul territorio nazionale, internazionale a lui dedicati. Prima fra tutti il Festival Noi Raccontiamo Springsteen che dal 2017 anima la città di Bergamo trasformandola per alcuni giorni una seconda Asbury Park. Giornalisti, musicisti, scrittori e fans si ritrovano in un contesto meraviglioso come quello di Città Alta dando vita ad una kermesse fatta di parole e musica.
E poi ecco aggiungersi altri eventi minori in occasione della presentazione di libri dedicati al Boss, spettacoli teatrali e per finire il Contest Musicale interamente dedicato a Springsteen arrivato alla quarta edizione. Una selezione delle 15 migliori cover ascoltate nelle prime tre edizioni di Contest costituisce il succo di questo doppio album, che esce dalla banalità di pezzi riproposti pedissequamente, destinati ad essere dimenticati in fretta. 15 canzoni che in alcuni casi sorprendono veramente.
Come viene riportato sul sito dell’associazione “La cover di un brano di un’artista può essenzialmente avere due facce.
Può esserne l’omaggio fedele o può esserne una rivisitazione. Una visione che, pur diversa per ritmi e sonorità, mantenga lo stesso messaggio, lo stesso spirito con il quale l’artista ha dato vita alla sua opera. Un po’ come la foto di un bellissimo panorama, che acquista una magia diversa fotografato con luci differenti, di differenti momenti, pur restando sempre lo stesso”.
Un doppio album che, nell’impossibilità di contenere tutte le voci, ben 165, che hanno raccontato a modo loro Bruce in questi anni, vuole anche essere un ringraziamento simbolico a tutti i partecipanti dei Contest, a quelli che si sono messi in gioco, alcuni , in assoluto, per la prima volta. I pezzi hanno tutti proprie peculiarità che li rendono interessanti e validi. L’ascolto, come sempre avviene, ha messo in evidenza una serie di versioni di una caratura non indifferente. In questo novero vanno menzionati le versioni di pezzi come Highway Patrolman eseguita da La Famiglia Roberts, la classe di Luca Milani con una Devils & Dust sentitissima, la conferma di Roberta Finocchiaro, che attendiamo con il prossimo album, con la deliziosa New York City Serenade, The Crowsroads che interpretano Save My Love, e la bellissima versione in napoletano di The Wayfarer che diventa E rimanimm a ce guardà proposta da Lello Pastore ed i suoi Householder Reloaded.
Gran bel lavoro che potete recuperare andando sul sito dell’associazione: https://www.noiespringsteen.com
Tracce
Fabio Melis: Factory
Elda: I’m On Fire
Elena D’Andrea: Sherry Darling
Simone Villa: Sad Eyes
Franky and The Blind Zeros: Born In the USA
Iacopo Fedi: Man’s Job 4
La Famiglia Roberts: Highway Patrolman
Luca Milani: Devils & Dust
Roberta Finocchiaro: New York City Serenade
Simone Bernardini: Dancing In The Dark
The Crowsroads: Save My Love
Raffaele Pastore & Thhr: E rimanimm a ce guardà
Thin Donkey: Adam Raised a Cain
Tommy Mauri: Spirit in the Night
Veronica Howle: Radio Nowhere