Sotto la spinta di maree e onde oceaniche Samba e Bossa Nova attraversano l’Atlantico e s’infilano nel Mediterraneo dove incontrano la tradizione cantautorale italiana per una fusione che genera un coacervo musicale di unica bellezza.
Tati Valle, brasiliana ma da quindici anni residente in Italia e Cristina Renzetti, ternana di origine ma da tempo radicata a Bologna, si sono incontrate da un decennio nella città “Dotta” e hanno costituito As Madalenas, un perfetto sodalizio artistico che giunge, con l’omonimo album, al terzo lavoro in duo confermandole come le più qualificate ambasciatrici della musica Brasiliana in Italia.
Il disco ci propone tredici brani la maggior parte dei quali è a firma Valle oppure Renzetti/Valle, oltre ad un paio di adattamenti su brani di Samuele Bersani (Crocodilo) e L. Rodriguez (Mai)e una cover di Pino Daniele (Pigro), che pur essendo interessanti reinterpretazioni aggiungono poco alle canzoni originali delle Maddalene che invece colpiscono per raffinatezza, grazia e spessore compositivo.
Per centrare l’obiettivo le due artiste “bolognesi”, oltre alle loro chitarre e percussioni, si avvalgono di tre importanti musicisti: Ferruccio Spinetti, al contrabbasso, che è anche autorevole produttore del disco, il chitarrista brasiliano Roberto Taufic e Bruno Marcozzi alla batteria. Pregiato il supporto in alcuni brani da parte di Gabrielle Mirabassi oltre a Giancarlo Bianchetti e Giovanni Ceccarelli. Accennavo alla produzione di Spinetti e si sente la sua mano leggera, abituata con Musica Nuda a maneggiare i suoni con l’essenziale per cui qui non c’è una nota fuori posto o ridondante ma è anche la bravura di Tati e Cristina, voci davvero celestiali che si compendiano meravigliosamente, a fare l’altra grande differenza.
Le Maddalene intrecciano abilmente le parti in portoghese e italiano passandosi continuamente le frasi e spesso cantano all’unisono richiedendo grande attenzione per riconoscere la voce appena più “rotonda”, da mezzo soprano, della Valle e quella leggermente più “alta”, da soprano, della Renzetti. Dopo l’ultima canzone, la bella e armoniosa Vecchio Amore, un pezzo cantautorale nella tradizione italiana, resta comunque la sensazione di trovarci difronte ad un album perfetto, che trascina nell’ascolto per la delicatezza, la grazia e l’eleganza messa in tutte le canzoni tra cui emergono, al mio personale gusto, il brano d’apertura Todas As Cosas la successiva àrvore de familia e Materia Prima quest’ultimo il fantastico brano del singolo e del video esprime tutto il talento compositivo ed esecutivo oltre alla gioia di fare musica insieme di As Madalenas.
Un disco per l’estate era una trasmissione nata a metà dei ‘60 che cercava i brani per la stagione delle vacanze, questo invece è un disco lontano dai tormentoni estivi che invece, per classe ed eleganza, dovrebbe accompagnare i nostri ascolti di tutto l’anno.